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Rifugio Vaccera - 10 e 11 dicembre 2004
In occasione della Luna Nuova di Dicembre, sei soci del GAWH approfittano del bel tempo per recarsi al Rifugio Vaccera per una notte di riprese e di osservazione: Chiara, Giancarlo, Gianfranco, Gianni, Serafino e Stefano. Al colle ci sono pochi centimetri di neve e gli strumenti vengono piazzati senza difficoltà. La serata è buona, ma non ottima, per la presenza di foschia che rende il cielo molto chiaro in direzione Est, verso Torino. Ciò non impedisce di poter godere della vista intera della Via Lattea invernale, notoriamente più debole di quella estiva.
Per tutta la notte, la pioggia meteorica delle Geminidi dà spettacolo. Non luminosissime, magnitudine media intorno alla terza, molte presentano una bella scia, anche di qualche grado di lunghezza. Nei momenti in cui toglievamo l’occhio dal telescopio e guardavamo la volta stellata, si potevano ammirare almeno un paio di meteore: alla fine della nottata il conto raggiungeva tranquillamente il centinaio.
A tenerci compagnia durante la notte abbiamo avuto delle visite notturne: una bellissima gattona in cerca di coccole, una curiosissima volpe rossa in cerca di cibo e per nulla intimorita dalla nostra presenza, e un rumorosissimo cane in cerca della gatta e della volpe, che abbaiando in continuazione creava un po’ di scompiglio.
Il cielo è rimasto sereno per tutta la notte e la temperatura non è mai scesa sotto i -5° C. Mentre Gianfranco, Gianni e Stefano si sono dedicati alle riprese, Serafino, Chiara e Giancarlo si sono dedicati all’osservazione deep sky. (Testo di Giancarlo Forno).
La cometa Macholz (impressioni di Piero Bradley).
Cometa Machholz - a 80x era un batuffolo rotondo con un nucleo puntiforme che sfumava rapidamente verso l'esterno. Il diametro era sui 8-10 primi. Nessuna coda era visibile - anzi nessun dettaglio si è visto nella chioma, neanche ingrandendo oltre 133x. Dal limpido cielo della montagna si aveva l'impressione che la cometa fosse al limite della soglia di visibilità ad occhio nudo, come riferito da Giancarlo Forno e Serafino Vinco; il sottoscritto e Gianfranco Gallio non sono riusciti a vederla ad occhio nudo; al telescopio l'oggetto era invece molto luminoso ed esteso, privo di coda.
Le fotografie
Le foto 1, 2 e 8 sono state ottenute da Gianfranco Gallio con Nikon D70, illuminando con una torcia i soggetti in primo piano; le foto 3, 4, 5 e 6 sono state eseguite da Stefano Lazzaro con Yashica Fx3 2000 Super a piggyback sul Vixen VMC 200 L, montatura GP DX accuratamente allineata al polo con il cannocchiale polare, nessuna correzione del moto orario, obiettivo zoom Yashica da 75-200 mm f. 4.5, pellicola Carrefour (costo 1,5 euro!) da 400 iso, tempi di posa intorno ai 3 minuti. (Testo di Stefano Lazzaro).